MONACHE AGOSTINIANE

di S. MARIA DEGLI ANGELI

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Lettera agli Amici

13/03/2020 13:56

Admin

Lettera agli Amici

Carissimi Amici di Lecceto,mentre è entrato in vigore il decreto #IoRestoACasa” insieme alle ultime misure precauzionali, le vostre Sorelle Agostinian

Carissimi Amici di Lecceto,

mentre è entrato in vigore il decreto #IoRestoACasa” insieme alle ultime misure precauzionali, le vostre Sorelle Agostiniane hanno deciso di venirvi a trovare a casa vostra: noi da voi!

Non per essere “eversive”...: solo per dirvi il nostro bene e la nostra vicinanza orante. Per rendere visibile questa realtà di prossimità e di presenza, non sempre considerata.

Veniamo così, per questa via che ci offre la tecnologia moderna.

Veniamo soprattutto a trovare i nostri fedeli amici della messa domenicale, quelli della messa feriale o di qualche altro momento della nostra preghiera comunitaria.

Come ormai saprete tutti, le celebrazioni liturgiche qui all'Eremo non possono essere pubbliche fino al prossimo 3 aprile, salvo poi diverse disposizioni. Pertanto durante tali momenti la Chiesa resterà chiusa. Per il resto della giornata resterà aperta.

Innanzitutto desideriamo assicurarvi che in questo tempo di “emergenza” e di “clausura” un po' forzata per tutti, siete più che mai partecipi della preghiera della nostra Comunità.

Siete una presenza viva nelle nostre celebrazioni.

Abitate nel nostro cuore e nessuna prescrizione potrà farvi uscire da qui!

Anche per noi, da oggi, è sospesa la celebrazione quotidiana della Santa Messa. Abbiamo tuttavia il “privilegio” della presenza eucaristica del Signore nella nostra Chiesa. è un privilegio che, più di sempre, non teniamo per noi: l'incontro con il Signore nella preghiera si dilata per accogliervi tutti, ciascuno con i suoi desideri, le sue richieste, i suoi bisogni, le sue difficoltà, i suoi dolori, le sue paure; ma soprattutto con il suo magnificat per rendere grazie al Signore del dono della fede, la cui preziosità la si sperimenta proprio nei momenti di prova. E sull’“onda” spirituale della meravigliosa realtà della Comunione dei Santi, su cui si fonda la Chiesa come Corpo Mistico, potrete sempre sintonizzarvi con il vostro spirito e attingere.

Davvero stupendo è il dono della fede!

Davvero dono superlativo essere la Chiesa di Gesù!

Custodiamo tali doni soprattutto in questo tempo forte di quaresima: coltiviamoli!

Il tempo opportuno della nostra salvezza e il momento favorevole per la nostra conversione quest'anno ci è venuto incontro in modo alquanto singolare. È un deserto da “decifrare”: da una parte siamo invitati ad intensificare la nostra preghiera e l'incontro con il Signore, dall'altra le celebrazioni liturgiche sono sospese.

Ma il Signore ci guida anche in questo deserto singolare e, come per il popolo di Israele, permette che questa prova sia per noi l'occasione propizia per conoscere più in profondità il nostro cuore (Dt 8, 2) e verificare l'autenticità del nostro desiderio di Lui.

Ester, nel momento della prova, pregava così: «Signore tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te!» (Est 4, 17).

Che sia così anche per noi!

Possiamo trovare chiusa la porta della chiesa per la messa domenicale o feriale: ma la porta del nostro cuore non può chiuderla nessun decreto ad eccezione di quello della nostra volontà.

Gesù ci ricorda: «Ecco: io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3, 20).

Qui si formula un nostro invito: perché non decidere di dedicare all'incontro con il Signore lo stesso tempo che viviamo con Lui e per Lui durante la celebrazione eucaristica domenicale?

Un'ora per il Signore!

Possiamo viverla ciascuno nella sua casa, personalmente o con tutta la famiglia. Il battesimo ci ha resi tempio del Signore: diamo risalto a questo tempio!

Qui possiamo incontrarLo; ascoltare la Sua Parola e lasciarla risuonare; adorarLo; vivere la comunione spirituale essendo impedita quella sacramentale. Può a tal proposito essere di aiuto la preghiera di sant'Alfonso de' Liguori: «Gesù mio, credo sei realmente presente nel santissimo sacramento dell'altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te: non permettere che mi abbia mai a separare da te».

Possiamo recitare il santo Rosario o qualche altra preghiera della devozione cristiana come la Via crucis, portando nel cuore quanti, particolarmente in questo tempo, soffrono la solitudine: i malati e gli anziani; quanti stanno morendo; quanti spendono le loro energie per sovvenire a questa pandemia.

Un'ora per il Signore!

Il Signore, che scruta nel segreto il nostro cuore, gioirà per questo desiderio autentico di Lui: un gesto di dedizione dettato non dal precetto ma dall’ amore!

Carissimi amici: buon cammino verso l’Alleluia pasquale!

 

Le vostre Sorelle Agostiniane dell’Eremo di Lecceto

 

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